La Reflessologia del Piede secondo Ossino Francesco

LA REFLESSOLOGIA

TECNICA DEL BENESSERE

UNA PROFESSIONE DEL FUTURO

 

 

C.Da Armicci sn, 96016 Lentini (SR)

( 0957832727 / 3926644949 / 3384750537

 

 

L’Associazone Yn Yang: tiene i seguenti corsi:

 

REFLESSOLOGIA DEL PIEDE

Tecnica antica, basata su un trattamento manuale, mediante una particolare stimolazione eseguita sul piede e con lo scopo di offrire, strumenti e informazioni adeguate a raggiungere e mantenere il benessere ed il riequilibrio pisco-fisico...

Gruppo docenti FIRP anno2004

 

DRENAGGIO LINFATICO MANUALE

E' un tipo di massaggio locale, praticato sui linfonodi, le "stazioni" preposte al filtraggio della linfa, il liquido che inonda e raggiunge ogni parte del corpo. Il massaggio linfatico mira a drenare la linfa dove ristagna e a favorirne la circolazione ottimale nei tessuti…

FITOTERAPIA

E' una pratica che utilizza le piante, nella cura complementare negli squilibri dell'uomo. Fiori, cortecce, frutti, foglie, radici e così via, infatti, contengono sostanze capaci di guarire organi malati. Questa metodica ha origini antiche. Nelle tavolette cuneiformi babilonei di Gilgamesh, del 3000 avanti cristo sono descritte per la prima volta supposte a basi di erbe aromatiche…

FLORITERAPIA

E’ un modo, per integrare le cure mediche, correggendo, con estratti di fiori e piante spontanee, gli stati mentali negativi che, interferendo con la tranquillità e l'armonia del corpo, ne sono alla base…

IRIDOLOGIA

E' un metodo, per individuare gli squilibri energetici, di una persona, riconoscendole d'anomalia scolpita nell'iride, la parte colorata nell'occhio secondo questa dottrina, l'occhio è una finestra aperta sui disturbi del corpo. Macchie di vari colori, punti neri, sbarette, fiocchi bianchi, archi di cerchio fessure, stampati nell'iride formano le lettere di un alfabeto che racconta: il codice, la storia degli squilibri passati e di quelli in atto al momento dell'esame…

MUSICOTERAPIA

E' una disciplina che ha lo scopo di stimolare attraverso il suono. Ascoltare musica o fare musica ha il potere di modificare molte funzioni del corpo umano. Cuore polmoni, fegato e reni vengono eccitati dai suoni rapidi e giocondi, e anche i muscoli acquistano vigore, resistendo meglio alla fatica…

 

OMIOPATIA

E' un modo di curare basato sulla "legge dei simili", Ossia sull'impiego di una sostanza (rimedio) che somministrato a una persona sana provoca sintomi uguali a quelli accusati dal malato. Da ciò ne discende che la terapia è tanto più efficace quanto meglio viene individuato il "simile". Il modo d'azione del rimedio assomiglia a quello di un vaccino…

SHIATZU

E' un tipo di massaggio usato da secoli in Oriente che viene praticato esercitando pressioni con le dita, soprattutto con il pollice, lungo i canali energetici e su vari punti e zone della pelle, spesso coincidenti con quelli dell'agopuntura. Comprende anche manipolazioni e trazioni che aiutano a sedare o stimolare nervi, muscoli giunture e sistema circolatorio…

YOGA

E' un insieme d'esercizi fisici e di tecniche di respirazione, concentrazione e meditazione in grado di migliorare le prestazioni fisiche e mentali, prevenire le malattie e curarle quando sono già comparse. Una volta imparato, lo Yoga può essere impiegato da chiunque come un sistema d'autocura, senza limiti d'età o di forma fisica…

OLIGOTERPIA

La terapia a base d’Oligoelementi, sostanze minerali, metalli in massima metalloidi in misura minore che si trovano in quantità minime in tutti gli organismi viventi, sia animali, che vegetali, si tratta quindi, di sostanze normali e naturali dell'essere vivente… (Basata sull'esatta conoscenza delle diatesi).

E tante altre discipline Cromoterapeia, Cristallo terapeia Thai Chinesiologia App. Osteopatia Fiori di Bach

. ecc. …

 

Per saperne di più contattateci!!!

 

 

 

Le figure del Piede sono disegnate dall'artista Simona Intagliata (Augusta - SR) per Ossino.

Momenti di ...

Terme Vigliatore (ME) 1997 "Simboli nel Piede"

momenti al congresso di Abano Terme 1994

Palermo 20 - 21 settembre 1997

Garda 1997 Congress FIRP

LA REFLESSOLOGIA TECNICA DEL BENESSERE

UNA PROFESSIONE DEL FUTURO

Maestro Reflessologo: Francesco Ossino: dirige, (grazie al consenso dei consiglieri FIRP ) in Sicilia la sezione regionale con scopo la divulgazione della Reflessologia ed un osservatorio, di ricerca e studio sulle riflesso-terapie; con particolare riferimento alla riflessologia o reflessologia del piede. Si occupa di riflessologia fin dagli anni ottanta, anni dell'entrata in Italia del sistema terapeutico sviluppato da Eunice .Ingham (24 febbraio 1889 - 10 dicembre 1974) in America. Poi in Europa arriva grazie ad Hanne Marquardt (discepola della Ingham) scoprì nel 1958 il volume: Le storie che il Piede Potrebbe Raccontare scritto nel 1938 da E. Ingham. E si reca in America dove collabora con la Ingham per nove anni, fino alla sua morte. Ritorna in Europa dove avvia i primi corsi in Germania, in Italia la terapia è introdotta dal suo allievo Elipio Zamboni 1929-1987, lo Zamboni fonda un'associazione-scuola (A.I.R.P.E) in Italia precisamente a Monza, in via Monte Cervino che dopo il suo decesso (un incidente stradale nel 1987), prende il suo nome presso la Federazione Italiana Reflessologia del Piede (FIRP); che si attiva proprio nel 1987, e altri allievi attivano altre scuole. 

La Storia

La reflessologia o l'arte di manipolare i piedi, la troviamo documentata in un dipinto murale egizio, nella tomba di Akmahor VI dinastia, 2330 a.C. Nota da cinquemila anni in India e Cina, seme dell'agopuntura?. ..

REFLESSOLOGIA PLANTARE / RIFLESSO TERAPEIA / TERAPEIA ZONALE

Il massaggio reflessologico, detto Massaggio zonale Zone Therapy o Foot Reflexology (inglese): Fuss Reflexzonen Therapie (tedesco): Réflexologie (francese). La Terapeia: ossia le zone o i punti riflessi e le somatotopie, situati alle estremità del nostro corpo: piedi, mani, orecchie e non solo…, se opportunamente stimolate, traducono la stimolazione in concreta forma terapeutica. Questa terapeia, è legata ad un metodo di pratica applicativa, anche per l'insegnamento e rientra, nella più recente sfera terapeutica riconosciuta dalla scienza accademica , definita Arte-Terapeutica. Il Punto Riflesso del Piede, o riflessoterapia, massaggio zonale, digitopressione, ecc. è fra le più antiche arti terapeutiche di tutte le culture. Arte, che prendendo origine dalle più remote "conoscenze popolari", è venuta perfezionandosi in forma sempre più scientifica, grazie anche alla casistica raccolta negli ultimi decenni. Scopo primo di quest'arte-terapeutica è ristabilire il corretto funzionamento di quegli organi che col tempo possono averlo modificato o perso, ma non definitivamente. Non si pensi ad un massaggio ai piedi, anche se è proprio lì, nei nostri piedi che si celano i punti riflessi di tutti i nostri organi interni, ossa muscoli ecc.. I punti riflessi se, stimolati mediante opportune pressioni eseguite con le sole mani (metamorfosi), salvo rare eccezioni ristabiliranno quell'equilibrio psicofisico necessario ad un buon funzionamento organico con conseguente allontanamento del dolore senza ausilio farmacologico, a volte dannoso se non inefficace. Avere i piedi sani, caldi ed elastici, non dipende solo dalla cura che noi abbiamo di loro, ma spesso: screpolature, micosi, calli ed altro possono essere causa anche dal malfunzionamento dei nostri organi interni. Essendo queste zone ossia quelle dei punti corrispondenti ai nostri organi, dolorose al tatto, si traducono per l'esperto operatore-ricercatore in un rilievo diagnostico-energetico, in molti casi chiaroveggenti del danno che verrà, sapendolo sarà preventivato. La Reflessologia del Piede o terapeia del microcosmo-uomo, si confonde con la storia stessa dell'uomo. In Africa, quest'arte era nota e praticata a memoria , da alcune tribù del Kenya. In Egitto, precisamente a Saqqarah, nella tomba di Akhmahor, detta anche "del medico" 2330 a.C. vi è una pittura murale che riproduce l'azione del terapeuta reflessologo, traducendo i geroglifici si legge: "Non farmi male", "Agirò in modo da meritare la tua lode". Asia, 2800 a.C. nacque l'imperatore Yiu, partorito camminando nelle orme del gigante, da allora nella tradizione taoista troviamo la tavola di Zu Toi To, un feto nella pianta del piede evidenzia la stretta relazione esistente. 480 a.C. Mak Zi uno dei tre grandi della cultura Cinese, con Confucio, che approfondì anche a livello filosofico: l On Zon, il massaggio del piede, tradizione popolare giunte fino ad oggi sia in Cina, che in India, in Pakistan Indonesia.

In America in alcune popolazioni d Indiani è una tradizione tramandata oralmente, Il presidente USA, Garfield 1831-1881 .."dopo aver tentato inutilmente con altri medicamenti, riscontrò miglioramento fino alla scomparsa dei dolori, facendosi trattare con la reflessologia. In Europa 1852 i medici Adamus e A'tatis discussero di metodi simili, ma già nel 1500 Benvenuto Cellini scriveva nella sua biografia come tale tradizione popolare fosse nota in Italia e di essersi curato "dolori diffusi" mediante "robuste pressioni sulle dita delle mani e dei piedi. Il primo maestro moderno, il medico odontoiatra William Fitzgerald (USA 1872-1942). gli era noto che molte tribù di indiani americani, massaggiavano i piedi da tempi immemorabili ai loro malati . A lui si deve la suddivisione delle dieci linee longitudinali, cinque per parte, più tre linee trasversali, esistenti nelle dita delle mani e dei piedi. La sua sperimentazione inizia intorno al 1902. Nel 1917 pubblica il suo primo libro; "Zone Therapy, or Relieving Pain At Home" (Terapia Zonale, Come alleviare il Dolore a Casa Propria). Il libro permise la diffusione , di tale conoscenza, conoscenza che progredisce intorno agli anni '30 a cura della Ingham, massaggiatrice infermiera la quale intuì il valore della "NUOVA" terapia applicata principalmente alle mani, applicandola ai piedi, scoprendone i rapporti tra punti sensibili e anatomia. Tracciò così la prima mappa delle zone del piede rapportate agli organi del corpo. A differenza del suo predecessore che usava pettini ed attrezzi vari, la Ingham usa solo le dita delle mani, è del 1938 il suo libro: Stories the Feet Can Tell (Le Storie che i Piedi Possono Raccontare). Diviene la prima divulgatrice di questa tecnica; muore nel 1974 a 85 anni. Molti suoi allievi (tra i quali il nipote), diffondono tale arte-terapeia anche in Europa. In Europa la più attiva è Hanne Marquardt, sua allieva in America, che fonda in Germania (Königsfeld-Burgberg), la scuola di Riflessoterapia al Piede. Hanne Marquardt nasce il 1933. Dopo al corso per infermiera in Inghilterra, diviene nel '55 massaggiatrice professionale. Insegna il massaggio dal '56 al '57 e diviene nel '58 Terapista della respirazione. Fino al '67 fa esperienza pratica con la riflessoterapia al piede. Dal 1970 al 1980 corsi intensivi per terapeutici. Elipio Zamboni il mio compianto Maestro è tra i suoi primi allievi italiani; è l'ottobre 1974 quando esce da uno dei corsi intensivi della Marquardt. Alcuni anni di pratica e sperimentazione ed inizia anche lui a tenere a sua volta corsi per nuovi reflessologi in Italia; dove poco a poco la reflessologia si diffonde e si evolve tanto che abbiamo notizia di un ambulatorio di riflessologia presso l'ospedale di Padova, e nell'ospedale di Monza viene effettuato il massaggio reflessologico in reparto.

OSSA del Piede

4. Le Scuole:

Tra i primi congressi di Riflessologia, quello del 1983. Anno dopo anno si affrontano tematiche sempre più impegnative fino al 1987 quando anche in Italia con lo sviluppo delle diverse scuole ispirate ai primi maestri, fondate dai loro allievi, la riflessologia si moltiplica:

Centro per il massaggio riflesso del Piede di Parma e Torino (Fulvio Brianti)

Federazione Italiana Reflessologia Plantare (FIRP) Milano - Roma - Cagliari - Pordenone - Catania...

Yn Yang: corsi triennali di: Reflessologia (con FIRP (MI) ), Thai, Cromoterapeia, Omiopatia, Fitoterapeia, Gemmoterapeia, Oligoterapeia (Ossino),(Università pop. Di Messina Dr Ventra) terapeia Ortomolecolare, Iridologia (Dr Cervelli (NA) ), Moxabustione (Dr. Scilipoti (ME) ). Medicina tradizionale Cinese (Dr. Guzzoni (BS) ). Shaitsu (Dr. Brianti (TO) ).

La reflessologia-terapeia plantare

Come si pratica; la stimolazione del punto riflesso (avendolo individuato durante la ricerca), si pratica utilizzando principalmente il pollice (sia destro che sinistro quando si è bravi si possono utilizzare tutte le dita), e può essere statica o dinamica. Lo scopo primario di questa stimolazione è liberare i blocchi del flusso energetico (sanguigno e linfatico) che sono causa di molti disturbi organici. Il reflessologo individuata la causa, sempre per mezzo della ricerca che viene svolta con la stessa tecnica; applicherà le stimolazioni nei modi opportuni ottenendo, se fatta in modo corretto, le seguenti interazioni: Diminuzione di stanchezza e sonno più ristoratore Isolamento della traspirazione all'intero corpo, oppure a circoscrizioni dell'epidermide Aumento di emissione urinaria e suo intorpidimento Aumento defecale con flatulenze Pulitura del naso e della mucosa faringea per espettorazione o raffreddore Ravvivarsi dei sintomi di residui delle vecchie malattie non radicalmente guarite. Sapendo questo, non si possono confondere le fasi d'interazione con la malattia stessa. Quante volte? Il numero degli eventuali trattamenti, od autostimolazioni dipende sempre dallo stato fisico, nella maggior parte della casistica si parla di dieci, dodici trattamenti da effettuarsi prima tre volte, poi solo due volte alla settimana, una alla settimana finche l'organismo ha il tempo di raggiungere l'equilibrio nelle zone dei punti riflessi interessati. Dato che molte stimolazioni possono essere autopraticate, sarebbe comunque inutile ripeterle più di quel tanto. Spesso tali stimolazioni inducono gli stessi medici a verificare positive modificazioni anche nei valori d'esami clinici ed a richiedere ulteriore protrarsi della terapeia.

Lo scopo della reflessologia permette al trattato di non essere un paziente ma bensì un allievo, poiché controindicazioni a tale arte-terapeutica è che se non è correttamente applicata non produce nulla (dipende sempre dal tipo di patologia), non è dannosa, salvo il non ottenere alcun risultato. Di solito la reazione a tali stimolazioni è di rapida efficacia in rapporto alla capacità di reazione dell'organismo; le mamme ne avranno immediata prova applicandola ai loro piccoli, che poi la richiederanno loro stessi. Casistica già disponibile è a tal punto vasta che si rimanda sia alle testate specialistiche come , "Reflessologia Oggi" organo d'informazione FIRP, che alla Bibliografia qui citata per indicazioni sulle possibilità di trattamenti e risultati ottenuti ad ogni livello. In Sintesi: molti sono i medici che adottano e fanno adottare la Reflessologia Plantare come arte-terapeutica. Il rapporto ideale ed ottimale lo si può ottenere quando coesistano, un malato appunto malato ed attivo; un medico che conosca e che desideri conoscere e che possa interpretare la terapeia anche guidandola; un terapeuta con buona pratica e preparazione che accompagni il malato attraverso una serie di passaggi e che sappia riconoscere i propri limiti.

Di Francesco Ossino

Come diventare Reflessologi ... (dal libro "Trattato di Reflessologia" )

 

In questo mio capitolo vorrei fornire tutte le notizie utili da me raccolte, per l' operatore che intende dare il suo contributo nella ricerca, e alle possibilità TERAPEUTICHE della Reflessologia, provandola e sperimentandola, perchè credo che sarà solo la pratica il MAESTRO (maestro non è colui che insegna, ma l'essere che ha il potere della pratica riposto in lui dalla sua divina natura) della Reflessologia e non una montagna di libri, inoltre mio discepolo (il discepolo, esso deve considerarsi Atomo della Unità * Universo e uno insieme a questa unità) è la tua coscienza filosofica che ti ha condotto su questa via, non pensare che la via sia breve ed agevole, pensa che per trasformare un ferro greggio in una chiave occorono Fucina, fuoco, martello e lima e sopratutto arte e pazienza, tutti i tuoi risultati saranno dati dallo spirito d' AMORE che avrai nei confronti di coloro che giungeranno a te, e che il desiderio non ti spinga ad esagerazioni perchè tutto è regolato dallo spirito di Opportunità ossia la virtù essenziale della Legge Unversale...

Il contadino coltivando il suo campo adopera tutti i mezzi che l' agricoltura gli suggerisce per accrescere ed affrettare il suo raccolto, ma egli lavorando assiduamente, aspetta paziente il tempo della maturazione, e sarebbe un pazzo se imprecasse perchè la messe non matura prima...

Il fenomeno dello sviluppo individuale di ciascuno di noi è identico.

Le estremità periferiche del corpo umano rappresentano la comune misura di giudizio delle cose apparenti...

I 5 Sensi umani sono fisiologicamente, riducibili ad uno al Tatto...

IL SISTEMA NERVOSO E LA REFLESSOLOGIA

Le strutture interessate nella produzione di un riflesso costituiscono "l'arco riflesso", e sono formate da:

a) un organo di senso come la cute.

b) da terminazioni nervose in un muscolo, in un tendine o in un altro organo.

c) Un nervo afferente o sensitivo che partendo dall'organo di senso, raggiunge il midollo spinale attraverso il nervo periferico e la radice posteriore del nervo.

d) Il midollo spinale

e) Un nervo motorio o efferente che sorge dalle cellule del corno anteriore del midollo spinale e raggiunge l'organo motore come per esempio un muscolo o una ghiandola attraverso il nervo periferico.

E' chiaro il tragitto della stimolazione al piede, nervo periferico raggiunge il midollo spinale e questi arriva al cervello e ritorno al punto stimolato. Attraverso questa via il tempo che intercorre tra arrivo dello stimolo sensitivo e la risposta motrice sarà molto più breve che se lo stimolo dovesse passare l'intera lunghezza del midollo spinale fino all'area sensitiva del cervello e da qui alla corteccia motrice, che a sua volta emette un impulso volontario, che attraverso le vie motorie del midollo spinale raggiunge il nervo periferico e quindi l'organo motore." Da queste informazioni ne concludo che molti riflessi hanno carattere protettivo allo scopo di ottenere la risposta motoria più rapida possibile. Un esempio pratico: togliamo il dito dall’acqua bollente prima di rendercene conto.

Un altro riflesso che interessa il controllo automatico delle funzioni e che non richiedono il controllo della coscienza, è p. es. la secrezione di succo gastrico non appena il cibo entra nello stomaco.

Altri esempi di stimolo sono, il ritiro da parte del corpo di qualunque stimolo doloroso, come può essere una puntura o un oggetto troppo caldo, oppure il riflesso patellare se viene colpito improvvisamente il tendine rotuleo, quando i muscoli della gamba sono rilassati si ha immediatamente una spinta in avanti della gamba con l’estensione del ginocchio, lo sfregamento sotto la pianta del piede che provoca una flessione dell'alluce o primo dito verso il basso, l'arrivo di un corpo estraneo nella laringe che provoca la tosse.

Le azioni di riflesso hanno luogo anche attraverso altri sensi: la vista, l'olfatto o l'odore di cibi appetitosi, che fa venire l'acquolina in bocca tramite la secrezione della saliva.

Ciò significa dal mio punto di vista che i centri superiori del cervello riescono a controllare, e inibire determinate azioni riflesse.

In Reflessologia dobbiamo tenere conto come del resto insegnano tutti i libri anatomia che vi sono due tipi di sensazioni:

1) Le sensazioni speciali come già accennato ossia quelle che sono apprezzate da organi specializzati come l'odore, la vista, l'udito e il gusto, i quali stimoli sensoriali vengono convogliati al cervello attraverso i nervi cranici.

2) Le sensazioni generali sono quelle apprezzate da qualunque parte dell'organismo, superficiali dalla cute e profonde dai muscoli, nelle articolazioni e in organi.

Le sensazioni superficiali vengono apprezzate dai nervi sensitivi che sono distribuiti su tutta la nostra cute e sono rappresentate dal dolore, dal tatto, dalla temperatura, mentre la nostra sensibilità profonda, oltre alle compressioni e ai dolori è quella che ci dà in qualsiasi momento la posizione dei nostri muscoli e articolazioni, ossia siamo sempre coscienti dell'esatta posizione nello spazio di ogni nostro arto e di ogni parte di esso.

Questo è dimostrato chiudendo gli occhi e portando la punta dell'indice della mano alla punta del naso, infatti è eseguito con esattezza in quanto noi conosciamo esattamente la rispettiva posizione di queste parte, anche senza l'aiuto della vista, grazie alle sensazioni che ci provengono dai muscoli e articolazioni.

Sia le sensazioni superficiali che quelle profonde, sono trasmesse lungo i nervi periferici dalla cute, dalle articolazioni e dai muscoli al midollo spinale.

Raggiunto il tronco nervoso, le fibre sensitive penetrano nel corno posteriore della materia grigia del midollo spinale attraverso la radice posteriore del nervo, in questo punto i due tipi di fibre nervose prendono, due vie differenti.

Le fibre che trasmettono le sensazioni di posizione, della pressione e del tatto si dirigono verso l'alto lungo i cordoni posteriori.

Quelle che trasmettono le sensazioni superficiali di dolore, di temperatura prendono la via dei cordoni anteriori, entrambi i fasci di queste fibre attraversano la linea mediana per dirigersi sulla parte controlaterale del midollo, prima di raggiungere il midollo allungato o a livello di esso.

Da qui partono attraverso il tronco encefalico, il talamo e la materia bianca dell'encefalo alle arie parietali ed alle altre zone sensitive del cervello.

Gli stimoli sensitivi di una metà del corpo, pertanto, come gli impulsi motori, sono trasmessi alla metà controlaterale del cervello. I movimenti possono essere volontari o involontari, i movimenti involontari vengono considerati come azioni riflesse, mentre i movimenti volontari hanno inizio con uno stimolo dalle cellule piramidali della corteccia motrice situate davanti alla scissura centrale di (Rolando).

I neuroni di queste cellule passano attraverso la materia bianca del cervello e del tronco encefalico.

Nel midollo allungato essi passano controlateralmente dirigendosi verso il basso, lungo il cordone laterale del midollo spinale costituendo, il fascio piramidale, al livello opportuno.

Le fibre abbandonano il fascio piramidale e terminano attorno alle cellule nel corno anteriore della materia grigia.

La cellula nervosa piramidale nella corteccia motrice e il suo neurone che si estende per tutta l'estensione del corno anteriore viene chiamato il Neurone Motorio Superiore.

L'impulso motorio è quindi trasmesso attraverso le cellule delle corna anteriori, le cui fibre decorrono nella radice anteriore dei nervi per formare assieme alle fibre che provengono dalla radice posteriore il tronco principale di questi nervi.

I nervi motori raggiungono la loro destinazione nei rispettivi muscoli e organi attraverso i nervi periferici. La cellula del corno anteriore ed il suo neurone che si dirige al sito, (muscolo o organo) costituisce il Neurone Motorio Inferiore.

Se vogliamo fare delle considerazioni su questi punti, credo che sia spiegato in maniera evidente come la Reflessologia funziona, per cui qual è la prova scientifica che ci viene tanto richiesta dalla medicina per riconoscere l'operatore Reflessologo?

Visto che queste cose si studiano in tutte quelle Scuole per Medici, infermieri, fisioterapisti ecc., che insegnano a trattare il corpo umano.