LA REFLESSOLOGIA
TECNICA DEL BENESSERE
UNA PROFESSIONE DEL FUTURO
C.Da Armicci sn, 96016 Lentini (SR)
( 0957832727
/ 3926644949 / 3384750537
L’Associazone Yn Yang: tiene i
seguenti corsi:
REFLESSOLOGIA DEL PIEDE
Tecnica antica, basata su un trattamento manuale, mediante una
particolare stimolazione eseguita sul piede e con lo scopo di offrire, strumenti
e informazioni adeguate a raggiungere e mantenere il benessere ed il
riequilibrio pisco-fisico...
Gruppo docenti
FIRP anno2004
DRENAGGIO LINFATICO MANUALE
E' un tipo di massaggio locale, praticato sui linfonodi, le
"stazioni" preposte al filtraggio della linfa, il liquido che inonda e
raggiunge ogni parte del corpo. Il massaggio linfatico mira a drenare la linfa
dove ristagna e a favorirne la circolazione ottimale nei tessuti…
FITOTERAPIA
E' una pratica che utilizza le piante, nella cura
complementare negli squilibri dell'uomo. Fiori, cortecce, frutti, foglie, radici
e così via, infatti, contengono sostanze capaci di guarire organi malati.
Questa metodica ha origini antiche. Nelle tavolette cuneiformi babilonei di
Gilgamesh, del 3000 avanti cristo sono descritte per la prima volta supposte a
basi di erbe aromatiche…
FLORITERAPIA
E’ un modo, per integrare le cure mediche, correggendo, con
estratti di fiori e piante spontanee, gli stati mentali negativi che,
interferendo con la tranquillità e l'armonia del corpo, ne sono alla base…
IRIDOLOGIA
E' un metodo, per individuare gli squilibri energetici, di una
persona, riconoscendole d'anomalia scolpita nell'iride, la parte colorata
nell'occhio secondo questa dottrina, l'occhio è una finestra aperta sui
disturbi del corpo. Macchie di vari colori, punti neri, sbarette, fiocchi
bianchi, archi di cerchio fessure, stampati nell'iride formano le lettere di un
alfabeto che racconta: il codice, la storia degli squilibri passati e di quelli
in atto al momento dell'esame…
MUSICOTERAPIA
E' una disciplina che ha lo scopo di stimolare attraverso il
suono. Ascoltare musica o fare musica ha il potere di modificare molte funzioni
del corpo umano. Cuore polmoni, fegato e reni vengono eccitati dai suoni rapidi
e giocondi, e anche i muscoli acquistano vigore, resistendo meglio alla
fatica…
OMIOPATIA
E' un modo di curare basato sulla "legge dei
simili", Ossia sull'impiego di una sostanza (rimedio) che somministrato a
una persona sana provoca sintomi uguali a quelli accusati dal malato. Da ciò ne
discende che la terapia è tanto più efficace quanto meglio viene individuato
il "simile". Il modo d'azione del rimedio assomiglia a quello di un
vaccino…
SHIATZU
E' un tipo di massaggio usato da secoli in Oriente che viene
praticato esercitando pressioni con le dita, soprattutto con il pollice, lungo i
canali energetici e su vari punti e zone della pelle, spesso coincidenti con
quelli dell'agopuntura. Comprende anche manipolazioni e trazioni che aiutano a
sedare o stimolare nervi, muscoli giunture e sistema circolatorio…
YOGA
E' un insieme d'esercizi fisici e di tecniche di respirazione,
concentrazione e meditazione in grado di migliorare le prestazioni fisiche e
mentali, prevenire le malattie e curarle quando sono già comparse. Una volta
imparato, lo Yoga può essere impiegato da chiunque come un sistema d'autocura,
senza limiti d'età o di forma fisica…
OLIGOTERPIA
La terapia a base d’Oligoelementi, sostanze minerali,
metalli in massima metalloidi in misura minore che si trovano in quantità
minime in tutti gli organismi viventi, sia animali, che vegetali, si tratta
quindi, di sostanze normali e naturali dell'essere vivente… (Basata
sull'esatta conoscenza delle diatesi).
E tante altre discipline Cromoterapeia, Cristallo terapeia
Thai Chinesiologia App. Osteopatia Fiori di Bach
. ecc. …
Per saperne di più contattateci!!!
Le figure del Piede sono disegnate dall'artista Simona Intagliata (Augusta -
SR) per Ossino.
Momenti di ...
Terme
Vigliatore (ME) 1997 "Simboli nel Piede"
momenti al
congresso di Abano Terme 1994
Palermo 20 -
21 settembre 1997
Garda 1997
Congress FIRP
LA REFLESSOLOGIA TECNICA DEL
BENESSERE
UNA PROFESSIONE DEL FUTURO
Maestro Reflessologo: Francesco Ossino: dirige,
(grazie al consenso dei consiglieri FIRP ) in Sicilia la sezione regionale con
scopo la divulgazione della Reflessologia ed un osservatorio, di ricerca e
studio sulle riflesso-terapie; con particolare riferimento alla riflessologia o
reflessologia del piede. Si occupa di riflessologia fin dagli anni ottanta, anni
dell'entrata in Italia del sistema terapeutico sviluppato da Eunice .Ingham (24
febbraio 1889 - 10 dicembre 1974) in America. Poi in Europa arriva grazie ad
Hanne Marquardt (discepola della Ingham) scoprì nel 1958 il volume: Le storie
che il Piede Potrebbe Raccontare scritto nel 1938 da E. Ingham. E si reca in
America dove collabora con la Ingham per nove anni, fino alla sua morte. Ritorna
in Europa dove avvia i primi corsi in Germania, in Italia la terapia è
introdotta dal suo allievo Elipio Zamboni 1929-1987, lo Zamboni fonda
un'associazione-scuola (A.I.R.P.E) in Italia precisamente a Monza, in via Monte
Cervino che dopo il suo decesso (un incidente stradale nel 1987), prende il suo
nome presso la Federazione Italiana Reflessologia del Piede (FIRP); che si
attiva proprio nel 1987, e altri allievi attivano altre scuole.
La Storia
La reflessologia o l'arte di manipolare i piedi,
la troviamo documentata in un dipinto murale egizio, nella tomba di Akmahor VI
dinastia, 2330 a.C. Nota da cinquemila anni in India e Cina, seme
dell'agopuntura?. ..
REFLESSOLOGIA PLANTARE / RIFLESSO TERAPEIA /
TERAPEIA ZONALE
Il massaggio reflessologico, detto Massaggio
zonale Zone Therapy o Foot Reflexology (inglese): Fuss Reflexzonen Therapie
(tedesco): Réflexologie (francese). La Terapeia: ossia le zone o i punti
riflessi e le somatotopie, situati alle estremità del nostro corpo: piedi,
mani, orecchie e non solo…, se opportunamente stimolate, traducono la
stimolazione in concreta forma terapeutica. Questa terapeia, è legata ad un
metodo di pratica applicativa, anche per l'insegnamento e rientra, nella più
recente sfera terapeutica riconosciuta dalla scienza accademica , definita
Arte-Terapeutica. Il Punto Riflesso del Piede, o riflessoterapia, massaggio
zonale, digitopressione, ecc. è fra le più antiche arti terapeutiche di tutte
le culture. Arte, che prendendo origine dalle più remote "conoscenze
popolari", è venuta perfezionandosi in forma sempre più scientifica,
grazie anche alla casistica raccolta negli ultimi decenni. Scopo primo di
quest'arte-terapeutica è ristabilire il corretto funzionamento di quegli organi
che col tempo possono averlo modificato o perso, ma non definitivamente. Non si
pensi ad un massaggio ai piedi, anche se è proprio lì, nei nostri piedi che si
celano i punti riflessi di tutti i nostri organi interni, ossa muscoli ecc.. I
punti riflessi se, stimolati mediante opportune pressioni eseguite con le sole
mani (metamorfosi), salvo rare eccezioni ristabiliranno quell'equilibrio
psicofisico necessario ad un buon funzionamento organico con conseguente
allontanamento del dolore senza ausilio farmacologico, a volte dannoso se non
inefficace. Avere i piedi sani, caldi ed elastici, non dipende solo dalla cura
che noi abbiamo di loro, ma spesso: screpolature, micosi, calli ed altro possono
essere causa anche dal malfunzionamento dei nostri organi interni. Essendo
queste zone ossia quelle dei punti corrispondenti ai nostri organi, dolorose al
tatto, si traducono per l'esperto operatore-ricercatore in un rilievo
diagnostico-energetico, in molti casi chiaroveggenti del danno che verrà,
sapendolo sarà preventivato. La Reflessologia del Piede o terapeia del
microcosmo-uomo, si confonde con la storia stessa dell'uomo. In Africa,
quest'arte era nota e praticata a memoria , da alcune tribù del Kenya. In
Egitto, precisamente a Saqqarah, nella tomba di Akhmahor, detta anche "del
medico" 2330 a.C. vi è una pittura murale che riproduce l'azione del
terapeuta reflessologo, traducendo i geroglifici si legge: "Non farmi
male", "Agirò in modo da meritare la tua lode". Asia, 2800 a.C.
nacque l'imperatore Yiu, partorito camminando nelle orme del gigante, da allora
nella tradizione taoista troviamo la tavola di Zu Toi To, un feto nella pianta
del piede evidenzia la stretta relazione esistente. 480 a.C. Mak Zi uno dei tre
grandi della cultura Cinese, con Confucio, che approfondì anche a livello
filosofico: l On Zon, il massaggio del piede, tradizione popolare giunte fino ad
oggi sia in Cina, che in India, in Pakistan Indonesia.
In America in alcune popolazioni d Indiani è una
tradizione tramandata oralmente, Il presidente USA, Garfield 1831-1881
.."dopo aver tentato inutilmente con altri medicamenti, riscontrò
miglioramento fino alla scomparsa dei dolori, facendosi trattare con la
reflessologia. In Europa 1852 i medici Adamus e A'tatis discussero di metodi
simili, ma già nel 1500 Benvenuto Cellini scriveva nella sua biografia come
tale tradizione popolare fosse nota in Italia e di essersi curato "dolori
diffusi" mediante "robuste pressioni sulle dita delle mani e dei
piedi. Il primo maestro moderno, il medico odontoiatra William Fitzgerald (USA
1872-1942). gli era noto che molte tribù di indiani americani, massaggiavano i
piedi da tempi immemorabili ai loro malati . A lui si deve la suddivisione delle
dieci linee longitudinali, cinque per parte, più tre linee trasversali,
esistenti nelle dita delle mani e dei piedi. La sua sperimentazione inizia
intorno al 1902. Nel 1917 pubblica il suo primo libro; "Zone Therapy, or
Relieving Pain At Home" (Terapia Zonale, Come alleviare il Dolore a Casa
Propria). Il libro permise la diffusione , di tale conoscenza, conoscenza che
progredisce intorno agli anni '30 a cura della Ingham, massaggiatrice infermiera
la quale intuì il valore della "NUOVA" terapia applicata
principalmente alle mani, applicandola ai piedi, scoprendone i rapporti tra
punti sensibili e anatomia. Tracciò così la prima mappa delle zone del piede
rapportate agli organi del corpo. A differenza del suo predecessore che usava
pettini ed attrezzi vari, la Ingham usa solo le dita delle mani, è del 1938 il
suo libro: Stories the Feet Can Tell (Le Storie che i Piedi Possono Raccontare).
Diviene la prima divulgatrice di questa tecnica; muore nel 1974 a 85 anni. Molti
suoi allievi (tra i quali il nipote), diffondono tale arte-terapeia anche in
Europa. In Europa la più attiva è Hanne Marquardt, sua allieva in America, che
fonda in Germania (Königsfeld-Burgberg), la scuola di Riflessoterapia al Piede.
Hanne Marquardt nasce il 1933. Dopo al corso per infermiera in Inghilterra,
diviene nel '55 massaggiatrice professionale. Insegna il massaggio dal '56 al
'57 e diviene nel '58 Terapista della respirazione. Fino al '67 fa esperienza
pratica con la riflessoterapia al piede. Dal 1970 al 1980 corsi intensivi per
terapeutici. Elipio Zamboni il mio compianto Maestro è tra i suoi primi allievi
italiani; è l'ottobre 1974 quando esce da uno dei corsi intensivi della
Marquardt. Alcuni anni di pratica e sperimentazione ed inizia anche lui a tenere
a sua volta corsi per nuovi reflessologi in Italia; dove poco a poco la
reflessologia si diffonde e si evolve tanto che abbiamo notizia di un
ambulatorio di riflessologia presso l'ospedale di Padova, e nell'ospedale di
Monza viene effettuato il massaggio reflessologico in reparto.
OSSA del Piede
4. Le Scuole:
Tra i primi congressi di Riflessologia, quello
del 1983. Anno dopo anno si affrontano tematiche sempre più impegnative fino al
1987 quando anche in Italia con lo sviluppo delle diverse scuole ispirate ai
primi maestri, fondate dai loro allievi, la riflessologia si moltiplica:
Centro per il massaggio riflesso del Piede di
Parma e Torino (Fulvio Brianti)
Federazione Italiana Reflessologia Plantare (FIRP)
Milano - Roma - Cagliari - Pordenone - Catania...
Yn Yang: corsi triennali di: Reflessologia (con
FIRP (MI) ), Thai, Cromoterapeia, Omiopatia, Fitoterapeia, Gemmoterapeia,
Oligoterapeia (Ossino),(Università pop. Di Messina Dr Ventra) terapeia
Ortomolecolare, Iridologia (Dr Cervelli (NA) ), Moxabustione (Dr. Scilipoti (ME)
). Medicina tradizionale Cinese (Dr. Guzzoni (BS) ). Shaitsu (Dr. Brianti (TO)
).
La reflessologia-terapeia plantare
Come si pratica; la stimolazione del punto
riflesso (avendolo individuato durante la ricerca), si pratica utilizzando
principalmente il pollice (sia destro che sinistro quando si è bravi si possono
utilizzare tutte le dita), e può essere statica o dinamica. Lo scopo primario
di questa stimolazione è liberare i blocchi del flusso energetico (sanguigno e
linfatico) che sono causa di molti disturbi organici. Il reflessologo
individuata la causa, sempre per mezzo della ricerca che viene svolta con la
stessa tecnica; applicherà le stimolazioni nei modi opportuni ottenendo, se
fatta in modo corretto, le seguenti interazioni: Diminuzione di stanchezza e
sonno più ristoratore Isolamento della traspirazione all'intero corpo, oppure a
circoscrizioni dell'epidermide Aumento di emissione urinaria e suo
intorpidimento Aumento defecale con flatulenze Pulitura del naso e della mucosa
faringea per espettorazione o raffreddore Ravvivarsi dei sintomi di residui
delle vecchie malattie non radicalmente guarite. Sapendo questo, non si possono
confondere le fasi d'interazione con la malattia stessa. Quante volte? Il numero
degli eventuali trattamenti, od autostimolazioni dipende sempre dallo stato
fisico, nella maggior parte della casistica si parla di dieci, dodici
trattamenti da effettuarsi prima tre volte, poi solo due volte alla settimana,
una alla settimana finche l'organismo ha il tempo di raggiungere l'equilibrio
nelle zone dei punti riflessi interessati. Dato che molte stimolazioni possono
essere autopraticate, sarebbe comunque inutile ripeterle più di quel tanto.
Spesso tali stimolazioni inducono gli stessi medici a verificare positive
modificazioni anche nei valori d'esami clinici ed a richiedere ulteriore
protrarsi della terapeia.
Lo scopo della reflessologia permette al trattato
di non essere un paziente ma bensì un allievo, poiché controindicazioni a tale
arte-terapeutica è che se non è correttamente applicata non produce nulla
(dipende sempre dal tipo di patologia), non è dannosa, salvo il non ottenere
alcun risultato. Di solito la reazione a tali stimolazioni è di rapida
efficacia in rapporto alla capacità di reazione dell'organismo; le mamme ne
avranno immediata prova applicandola ai loro piccoli, che poi la richiederanno
loro stessi. Casistica già disponibile è a tal punto vasta che si rimanda sia
alle testate specialistiche come , "Reflessologia Oggi" organo
d'informazione FIRP, che alla Bibliografia qui citata per indicazioni sulle
possibilità di trattamenti e risultati ottenuti ad ogni livello. In Sintesi:
molti sono i medici che adottano e fanno adottare la Reflessologia Plantare come
arte-terapeutica. Il rapporto ideale ed ottimale lo si può ottenere quando
coesistano, un malato appunto malato ed attivo; un medico che conosca e che
desideri conoscere e che possa interpretare la terapeia anche guidandola; un
terapeuta con buona pratica e preparazione che accompagni il malato attraverso
una serie di passaggi e che sappia riconoscere i propri limiti.
Di Francesco Ossino
Come diventare Reflessologi ... (dal libro
"Trattato di Reflessologia" )
In questo mio capitolo vorrei fornire tutte le
notizie utili da me raccolte, per l' operatore che intende dare il suo
contributo nella ricerca, e alle possibilità TERAPEUTICHE della Reflessologia,
provandola e sperimentandola, perchè credo che sarà solo la pratica il MAESTRO
(maestro non è colui che insegna, ma l'essere che ha il potere della pratica
riposto in lui dalla sua divina natura) della Reflessologia e non una montagna
di libri, inoltre mio discepolo (il discepolo, esso deve considerarsi Atomo
della Unità * Universo e uno insieme a questa unità) è la tua coscienza
filosofica che ti ha condotto su questa via, non pensare che la via sia breve ed
agevole, pensa che per trasformare un ferro greggio in una chiave occorono
Fucina, fuoco, martello e lima e sopratutto arte e pazienza, tutti i tuoi
risultati saranno dati dallo spirito d' AMORE che avrai nei confronti di coloro
che giungeranno a te, e che il desiderio non ti spinga ad esagerazioni perchè
tutto è regolato dallo spirito di Opportunità ossia la virtù essenziale
della Legge Unversale...
Il contadino coltivando il suo campo adopera
tutti i mezzi che l' agricoltura gli suggerisce per accrescere ed affrettare il
suo raccolto, ma egli lavorando assiduamente, aspetta paziente il tempo della
maturazione, e sarebbe un pazzo se imprecasse perchè la messe non matura
prima...
Il fenomeno dello sviluppo individuale di
ciascuno di noi è identico.
Le estremità periferiche del corpo umano
rappresentano la comune misura di giudizio delle cose apparenti...
I 5 Sensi umani sono fisiologicamente, riducibili
ad uno al Tatto...
IL SISTEMA NERVOSO E LA
REFLESSOLOGIA
Le strutture interessate nella produzione di un
riflesso costituiscono "l'arco riflesso", e sono formate da:
a) un organo di senso come la cute.
b) da terminazioni nervose in un muscolo, in un
tendine o in un altro organo.
c) Un nervo afferente o sensitivo che partendo
dall'organo di senso, raggiunge il midollo spinale attraverso il nervo
periferico e la radice posteriore del nervo.
d) Il midollo spinale
e) Un nervo motorio o efferente che sorge dalle
cellule del corno anteriore del midollo spinale e raggiunge l'organo motore come
per esempio un muscolo o una ghiandola attraverso il nervo periferico.
E' chiaro il tragitto della stimolazione al
piede, nervo periferico raggiunge il midollo spinale e questi arriva al cervello
e ritorno al punto stimolato. Attraverso questa via il tempo che intercorre tra
arrivo dello stimolo sensitivo e la risposta motrice sarà molto più breve che
se lo stimolo dovesse passare l'intera lunghezza del midollo spinale fino
all'area sensitiva del cervello e da qui alla corteccia motrice, che a sua volta
emette un impulso volontario, che attraverso le vie motorie del midollo spinale
raggiunge il nervo periferico e quindi l'organo motore." Da queste
informazioni ne concludo che molti riflessi hanno carattere protettivo allo
scopo di ottenere la risposta motoria più rapida possibile. Un esempio pratico:
togliamo il dito dall’acqua bollente prima di rendercene conto.
Un altro riflesso che interessa il controllo
automatico delle funzioni e che non richiedono il controllo della coscienza, è
p. es. la secrezione di succo gastrico non appena il cibo entra nello stomaco.
Altri esempi di stimolo sono, il ritiro da parte
del corpo di qualunque stimolo doloroso, come può essere una puntura o un
oggetto troppo caldo, oppure il riflesso patellare se viene colpito
improvvisamente il tendine rotuleo, quando i muscoli della gamba sono rilassati
si ha immediatamente una spinta in avanti della gamba con l’estensione del
ginocchio, lo sfregamento sotto la pianta del piede che provoca una flessione
dell'alluce o primo dito verso il basso, l'arrivo di un corpo estraneo nella
laringe che provoca la tosse.
Le azioni di riflesso hanno luogo anche
attraverso altri sensi: la vista, l'olfatto o l'odore di cibi appetitosi, che fa
venire l'acquolina in bocca tramite la secrezione della saliva.
Ciò significa dal mio punto di vista che i
centri superiori del cervello riescono a controllare, e inibire determinate
azioni riflesse.
In Reflessologia dobbiamo tenere conto come del
resto insegnano tutti i libri anatomia che vi sono due tipi di sensazioni:
1) Le sensazioni speciali come già accennato
ossia quelle che sono apprezzate da organi specializzati come l'odore, la vista,
l'udito e il gusto, i quali stimoli sensoriali vengono convogliati al cervello
attraverso i nervi cranici.
2) Le sensazioni generali sono quelle apprezzate
da qualunque parte dell'organismo, superficiali dalla cute e profonde dai
muscoli, nelle articolazioni e in organi.
Le sensazioni superficiali vengono apprezzate dai
nervi sensitivi che sono distribuiti su tutta la nostra cute e sono
rappresentate dal dolore, dal tatto, dalla temperatura, mentre la nostra
sensibilità profonda, oltre alle compressioni e ai dolori è quella che ci dà
in qualsiasi momento la posizione dei nostri muscoli e articolazioni, ossia
siamo sempre coscienti dell'esatta posizione nello spazio di ogni nostro arto e
di ogni parte di esso.
Questo è dimostrato chiudendo gli occhi e
portando la punta dell'indice della mano alla punta del naso, infatti è
eseguito con esattezza in quanto noi conosciamo esattamente la rispettiva
posizione di queste parte, anche senza l'aiuto della vista, grazie alle
sensazioni che ci provengono dai muscoli e articolazioni.
Sia le sensazioni superficiali che quelle
profonde, sono trasmesse lungo i nervi periferici dalla cute, dalle
articolazioni e dai muscoli al midollo spinale.
Raggiunto il tronco nervoso, le fibre sensitive
penetrano nel corno posteriore della materia grigia del midollo spinale
attraverso la radice posteriore del nervo, in questo punto i due tipi di fibre
nervose prendono, due vie differenti.
Le fibre che trasmettono le sensazioni di
posizione, della pressione e del tatto si dirigono verso l'alto lungo i cordoni
posteriori.
Quelle che trasmettono le sensazioni superficiali
di dolore, di temperatura prendono la via dei cordoni anteriori, entrambi i
fasci di queste fibre attraversano la linea mediana per dirigersi sulla parte
controlaterale del midollo, prima di raggiungere il midollo allungato o a
livello di esso.
Da qui partono attraverso il tronco encefalico,
il talamo e la materia bianca dell'encefalo alle arie parietali ed alle altre
zone sensitive del cervello.
Gli stimoli sensitivi di una metà del corpo,
pertanto, come gli impulsi motori, sono trasmessi alla metà controlaterale del
cervello. I movimenti possono essere volontari o involontari, i movimenti
involontari vengono considerati come azioni riflesse, mentre i movimenti
volontari hanno inizio con uno stimolo dalle cellule piramidali della corteccia
motrice situate davanti alla scissura centrale di (Rolando).
I neuroni di queste cellule passano attraverso la
materia bianca del cervello e del tronco encefalico.
Nel midollo allungato essi passano
controlateralmente dirigendosi verso il basso, lungo il cordone laterale del
midollo spinale costituendo, il fascio piramidale, al livello opportuno.
Le fibre abbandonano il fascio piramidale e
terminano attorno alle cellule nel corno anteriore della materia grigia.
La cellula nervosa piramidale nella corteccia
motrice e il suo neurone che si estende per tutta l'estensione del corno
anteriore viene chiamato il Neurone Motorio Superiore.
L'impulso motorio è quindi trasmesso attraverso
le cellule delle corna anteriori, le cui fibre decorrono nella radice anteriore
dei nervi per formare assieme alle fibre che provengono dalla radice posteriore
il tronco principale di questi nervi.
I nervi motori raggiungono la loro destinazione
nei rispettivi muscoli e organi attraverso i nervi periferici. La cellula del
corno anteriore ed il suo neurone che si dirige al sito, (muscolo o organo)
costituisce il Neurone Motorio Inferiore.
Se vogliamo fare delle considerazioni su questi
punti, credo che sia spiegato in maniera evidente come la Reflessologia
funziona, per cui qual è la prova scientifica che ci viene tanto richiesta
dalla medicina per riconoscere l'operatore Reflessologo?
Visto che queste cose si studiano in tutte quelle
Scuole per Medici, infermieri, fisioterapisti ecc., che insegnano a trattare il
corpo umano.
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